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Da Salò a Berlusconi.
Perché in Italia la guerra fredda non si è ancora conclusa?
I protagonisti e le storie di uno scontro
che dura da più di sessant’anni.
Quanto più la sinistra sarà capace di moderazione, quanto più mostrerà rispetto per gli avversari, tanto più un uomo come Berlusconi apparirà un’anomalia nel suo stesso campo.
Giovanni Pellegrino
Perché un imprenditore con strapotere mediatico come Silvio Berlusconi è arrivato alla guida di una nazione democratica? Perché l’Italia è l’unico Paese dell’Occidente dove i contrapposti schieramenti politici si considerano nemici? Giovanni Pellegrino risponde a queste domande, indagando le zone d’ombra della nostra storia repubblicana. La storia inquietante di una guerra civile mai conclusa: tra fascisti e antifascisti prima, comunisti e anticomunisti poi; e ancora, in tempi recenti, tra garantisti e giustizialisti, berlusconiani e antiberlusconiani. Una frattura che di fatto ha generato due Italie e dato luogo a frange di ottuso estremismo. Un percorso spiazzante, che Pellegrino rintraccia grazie a nove anni di indagini parlamentari. Un libro che va ben oltre Segreto di Stato – best seller degli stessi autori – perché, per la prima volta, rivela il filo che dalle vendette partigiane del dopoguerra, passando attraverso l’anticomunismo di Stato e il terrorismo rosso, giunge fino alle convulsioni che hanno prodotto l’anomalia berlusconiana.
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