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«La virtù non consiste nei principî, ma unicamente nell'amore.»
(Leopold von Sacher-Masoch, L'amore crudele)
Don Juan von Kolomea è la novella di apertura, che segue il prologo, delle sei che formano il tema “Amore” all’interno del ciclo Das Warmächtnis Kains (Il lascito di Caino). Fu composta nel 1864 ed è in pratica l’opera prima di Sacher Masoch.
La vettura ci portava da Kolomea alla campagna. Era di sera e di venerdì. «Venerdì buon principio», dice un proverbio polacco; ma il mio cocchiere tedesco, un colono del villaggio di Mariahilf, sosteneva invece che il venerdì fosse un giorno di cattivo augurio, perchè di questo giorno era morto nostro Signore sulla croce, sacrificandosi per l’umanità.
Questa volta il mio Tedesco ebbe ragione, perchè a una mezz’ora da Kolomea intoppammo in un picchetto di guardie campestri.
— Alto là!… il passaporto! –
Ci fermammo. Ma il passaporto? Le carte mie eran certo in regola; ma chi aveva mai pensato al mio Svedese? Egli se ne stava placidamente sul suo sedile; e, come se l’invenzione dei passaporti fosse una cosa ancor di là da venire, faceva schioccare la frusta e rimetteva dell’esca nella sua pipa. Senza dubbio si poteva scambiare per un cospiratore; e la sua faccia, d’una beatitudine insolente, pareva appunto provocare i contadini russi. Passaporto non ne aveva: benone! Essi fecero un’alzata di spalle: meglio ancora!
Don Giovanni di Kolomea
Il barone Leopold Ritter von Sacher-Masoch (Leopoli, 27 gennaio 1836 – Lindheim, 9 marzo 1895 oppure Mannheim, 1905) è stato uno scrittore e giornalista austriaco di origini ucraine. Il termine "masochismo" deriva dal suo nome. La sua opera più celebre è Venere in pelliccia.
Traduzione dal tedesco e prefazione di Luigi Ferrara.
Pubblicato da: Passerino
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