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Enrico IV (1922) è uno dei drammi più riusciti di Pirandello. Il protagonista, a causa di una caduta da cavallo provocata dal suo rivale in amore, crede per dodici anni di essere Enrico IV. Tornato in sé, finge di essere ancora pazzo, unico modo per sottrarsi alla realtà. «Egli non ha forma: l’ha perduta, un giorno, con la giovinezza e l’amore, nella “storica” cavalcata di un carnevale borghese, nel tradimento della società ingiusta e corrotta. Gli è rimasta un’immagine vana, fissata nel quadro della sala del trono, specchio irridente e misura tragica del suo non consistere. È solo, maledetto nel ritmo inarrestabile del suo divenire, preda della molteplicità, della relatività senza scampo».
Pubblicato da: Greenbooks Editore
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