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"Canne al vento" è il romanzo più famoso di Grazia Deledda. Il titolo allude al tema profondo della fragilità umana e del dolore dell'esistenza, sullo sfondo di una Sardegna rurale e quasi primitiva di inizio Novecento. In un villaggio sardo, Galte, non lontano dalla foce del Cedrino, sulla costa tirrenica della Sardegna, vive la nobile famiglia Pintor: padre madre e quattro figlie. Il padre, Don Zame, rappresentato come "rosso e violento come il diavolo", è un uomo superbo e orgoglioso, ma anche prepotente e soprattutto geloso dell'onore della famiglia e ne protegge il prestigio e la nobile reputazione nel paese. Le donne, dedite ai lavori domestici, restano a casa. A questa condizione femminile si ribella solo Lia, la terza delle sue figlie, la quale trasgredendo le regole imposte dal padre fugge sulla penisola per "prender parte alla festa della vita".
L'autrice
Grazia Cosima Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936) è stata una scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926.
Pubblicato da: Passerino
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