Pagine: 120
«L'angoscia si aggira come uno spettro. Solo la speranza può farci recuperare quel vivere che è qualcosa in piú del sopravvivere».
Il libro piú sentito e vivo di una delle grandi voci critiche di questi anni. Un saggio che vibra di indignazione, ma anche di fiducia. E dove si sente l'urgenza dell'utopia.
Stiamo barattando l'empatia, la solidarietà, la stessa capacità di pensare e di raccontare la nostra esistenza con un eterno presente sovraccarico di informazioni disorientanti, ansie da prestazione, solitudine. Eppure ci sono ancora spazi d'azione e pensiero, altri modi di vivere. E a innervarli è la forza della speranza. Una forza che non si esplica nell'attesa, ma apre la strada alla rivoluzione. Attraverso un confronto - un vero e proprio corpo a corpo - con alcuni dei maggiori pensatori del Novecento, Byung-Chul Han traccia una topografia di questo concetto e del suo potere salvifico. Perché chi spera sa che l'ultima parola - su di noi e sul mondo - non è ancora stata detta.
«Byung-Chul Han, con una prosa che colpisce per il nitore, affonda la lama del suo pensiero nella carne del contemporaneo».
la Repubblica
«Byung-Chul Han ci ricorda che quel che abbiamo di fronte a noi non è tutto ciò che ci sarà per sempre».
New Yorker
«Non si sfugge: questo è il vero antidoto, il genuino futuro futuro».
Timoth Morton
Pubblicato da: EINAUDI
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