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Si sente spesso dire "Come è difficile il mestiere di genitori ". È proprio questo il punto: essere genitori non è un mestiere, non è un progetto da portare a compimento. Se essere bravi genitori diventa un compito, allora sì che abbiamo fallito. I bambini non si domandano se sono bravi figli. Dovremmo imparare da loro.
Educare è prima di tutto stare con i propri figli senza nessun retropensiero. Vale a dire senza un fine, senza il progetto di migliorarli. "Migliorarli" significa sempre omologarli al pensiero convenzionale e mettere a rischio la loro unicità.
Questo libro non propone modelli educativi da perseguire, che diventano vecchi subito dopo essere stati annunciati.
Capovolge l'idea di educazione: non più centrata su obiettivi da raggiungere, su compiti e punizioni, ma sul talento, su cosa caratterizza i nostri piccoli. La stella polare dell'educazione è chiedersi che cosa li rende unici, chiedersi: "Che fiore è mio figlio?". E lasciare che cresca.
Se ci liberiamo dai luoghi comuni, dai falsi miti, delle idee sbagliate che contaminano la nostra epoca, accompagnarli verso la felicità diventa la cosa più semplice, naturale e spontanea che esista.
Raffaele Morelli
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