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La storia di Eugénie è ambientata a Saumur, piccolo paesino della campagna francese. Il padre di Eugénie, papà Grandet, è un vecchio vignaiuolo arricchito grazie all'eredità paterna e la sua proverbiale avarizia. Nonostante la sua ricchezza, papà Grandet fa di tutto per nasconderla, non parlarne e, soprattutto, non spenderla; la sua famiglia è quindi costretta a vivere in una casa spoglia e povera.
La monotonia di casa Grandet si interrompe quando una sera giunge un elegante e raffinato giovanotto parigino: Charles, cugino di Eugénie, spedito presso lo zio da suo padre, padrone di un'azienda parigina che stava fallendo. Papà Grandet, più preoccupato per i soldi che dovrà investire per salvare l'onore del fratello che per suo nipote, acconsente ad ospitarlo per pochi giorni.
Le donne di casa sono affascinate dal giovane parigino, specialmente Eugénie. Il rapporto tra Eugénie e suo cugino diventa sempre più stretto e intimo, specialmente dopo che Charles ha appreso la notizia della morte di suo padre. Eugénie dedica le migliori attenzioni al cugino, anche al costo di disubbidire economicamente a suo padre, che non tollera assolutamente spese superflue. Eugénie è dunque innamorata perdutamente del cugino, ma di un amore lieve, etereo e assolutamente religioso. Ma papà Grandet decide di spedire il nipote a cercar fortuna nelle indie; l'amore per il cugino spinge Eugénie a donargli tutto il suo oro, mentre il cugino affida in pegno a Eugénie un cofanetto con il ritratto della madre, che diventa una sorta di feticcio per la ragazza. Dopo essersi giurati amore eterno, Charles parte con la promessa di tornare da lei non appena guadagnato il denaro per farlo.
Dopo qualche anno anche papa Grandet muore ed Eugénie rimane da sola ad amministrare l'immensa fortuna paterna. L'ultimo dispiacere della sua vita le arriva quando riceve l'unica lettera da Charles in tutti questi anni in cui era stato lontano: le dice di rinunciare alla promessa fatta pochi anni prima e offre alla cugina solo la restituzione del prestito ricevuto alla partenza.
Honoré de Balzac (1799 – 1850) è stato uno scrittore, drammaturgo, critico letterario, saggista, giornalista e stampatore francese, considerato fra i maggiori della sua epoca e il principale maestro del romanzo realista francese del XIX secolo.
Ebbe una attività letteraria di Balzac frenetica, tanto che in sedici anni scrisse circa novanta romanzi. Elaborò un'opera monumentale: la "Commedia umana", ciclo di numerosi romanzi e racconti che hanno l'obiettivo di descrivere in modo quasi esaustivo la società francese contemporanea all'autore o, come disse più volte l'autore stesso, di "fare concorrenza allo stato civile".
Pubblicato da: Scrivere
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