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Se l'amore rende ciechi, esiste un modo per vedere l'altro per come è davvero, fin da subito?
Aurora ha una tesi: se nella sua ultima relazione, iniziata alla perfezione, le cose sono finite malissimo, allora la prossima volta, cominciando malissimo, tutto andrà alla perfezione. Non è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, soprattutto se ci si mette di mezzo l'innamoramento che, si sa, rende ciechi. Meglio partire con il piede sbagliato, quindi, per capire fin da subito chi è davvero la persona che si ha davanti ed evitare brutte sorprese, come le è successo con Michelangelo.
Dopo due anni di vuoto sentimentale, Aurora incontra Falco e, di fronte alla forte attrazione che entrambi provano e che è impossibile da ignorare, scatta in lei un meccanismo di difesa.
Gli propone così di firmare un contratto in cui i due accettano di cominciare male la relazione, di dare il peggio di sé, e solo alla fine, se riusciranno a sopportarsi e a piacersi nonostante tutto, potranno concedersi un vero primo appuntamento romantico.
Ci arriveranno oppure la loro storia finirà prima ancora di cominciare? La teoria di Aurora verrà confermata oppure malamente smentita?
Dopo il successo di Non ti ho chiamato amore, ma ti ho pensato tale, che ha esordito nella classifica italiana dei libri più venduti, Dario Matassa torna con una storia d'amore decisamente poco convenzionale, raccontata con il suo stile inconfondibile.
Pubblicato da: SPERLING & KUPFER
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