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Giuditta non accetta alcuna regola e pensa di poter decidere della propria vita. Non ha fatto i conti, però, con una società che riconosce alle donne solo ruoli marginali e quelle che vogliono fare politica, come la Pimentel Fonseca e la Sanfelice finiscono sul patibolo. Giuditta vuole vivere la sua storia d’amore con don Stefano e quando il giovane marito si mette di traverso non le resta che ucciderlo. In quei tempi sanguinosi e difficili, col re fuggito in Sicilia, la città in mano ai lazzari e ai sanfedisti, il “caso Giuditta Guastamacchia” suscita comunque un grande scalpore.
Ma è davvero lei l’assassina e la donna più malvagia della storia?
Il dottor Miraglia che ha consultato gli atti processuali ne è certo. Grazie a Giuditta, il dottor Miraglia dimostrerà la fondatezza della sua teoria frenologica, ripresa più tardi e ampliata da Cesare Lombroso, considerato ancora oggi il padre della criminologia.
Ma se le cose fossero andate diversamente? Se la verità fosse un’altra?
Pubblicato da: CIESSE Edizioni
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