Pagine: 250
Sicilia, primi del Novecento. L’aristocratico Antonio Schiraldi, marchese di Roccaverdina, si incapriccia di una ragazza del paese, Agrippina, e non potendola sposare ne fa la propria amante. Dopo qualche anno però, per sfuggire alle maldicenze, decide di darla in moglie a Rocco Criscione, suo fattore, facendo prima giurare a entrambi di non consumare il matrimonio. Tuttavia le voci del contado gettano presto il marchese negli abissi di una gelosia ossessiva e spietata, che lo porta a uccidere Rocco con un colpo di fucile. Del delitto viene incolpato un innocente e per l’uomo inizia così una logorante lotta contro il rimorso e la paura, un percorso drammatico che attraversa la follia e si chiude nel silenzio. Luigi Capuana coniuga, in quello che secondo molti è il suo miglior romanzo, un’acuta introspezione psicologica e un’attenta riflessione verista sulla realtà siciliana, dando vita a un’opera definita da Benedetto Croce “costantemente sincera ed onesta”.
Pubblicato da: RIZZOLI LIBRI
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