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Furono diversi gli intellettuali e i politici che analizzarono le cause e denunciarono la questione meridionale, ancora oggi aperta. Antonio Gramsci, in questo volume, proponeva una strategia rivoluzionaria che mirava a spezzare l’egemonia borghese rappresentata politicamente da Giolitti, creando un'alleanza tra operai del nord e contadini del sud, consapevole che ogni possibile futura politica di sinistra implicava questa unità, l’unica capace di portare i contadini del sud oltre una condizione di isolamento, passività, vocazione al “tumulto incomposto” e al “disordine caotico”, che aveva creato solo il “brigantaggio” o altre forme di “terrorismo elementare.
Pubblicato da: REA Multimedia
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