Pagine: 196
Il Notturno, che doveva essere il libro della guerra, la vera contemplazione della morte, è il giornale di un sensitivo costretto al buio.
Francesco Flora
Amore, morte e dolore sono i temi di questa intensa confessione lirica, scritta quando, in seguito a una grave ferita di guerra, D’Annunzio è costretto a indossare una benda su entrambi gli occhi, che lo condanna a una temporanea cecità e a una immobilità pressoché totale.
Eppure il poeta non rinuncia a scrivere. In una sorta di divinazione, annota su sottili strisce di carta “visioni immense affluenti dal cervello all’occhio ferito, trasformazioni verbali della musica”.
Così s’intrecciano i ricordi dell’infanzia e della madre, l’esaltazione eroica delle imprese di guerra, il rimpianto per i compagni morti valorosamente, l’affetto per la figlia Renata e il presente della malattia. Un’opera sorprendente, che ci rivela un D’Annunzio commosso, ripiegato su se stesso, lontano dalla tensione superomistica delle liriche e dei romanzi.
Crea il tuo account gratuito qui.
Disponibile per Android e iPhone su Google Play o su App Store.
Hai accesso illimitato a tutti i titoli e all'intera esperienza Voxa.
Scarica i tuoi audiolibri preferiti e goditeli anche senza connessione a Internet.