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Heinrich Heine (1797-1856), figlio di una stimata famiglia di commercianti e banchieri si dedicò agli studi di filosofia, diritto e letteratura a Bonn, dove seguì le lezioni di Schlegel. A vent’anni aveva già scritto le sue prime liriche d’amore, alcune pubblicate in questo volume insieme all’Intermezzo Lirico, scritta nel 1823, che si distingue per una spiccata vena melodica.
La critica radicale alla società tedesca del tempo lo costrinse a trasferirsi in Francia, dove frequentò
gli intellettuali di spicco del tempo. Nel 1835 la censura proibì la circolazione dei suoi libri in Germania, solamente grazie all’aiuto del governo Francese riuscì a far fronte alle difficoltà economiche causategli dal divieto.
Il giudizio critico su Heine è molto discontinuo nel tempo, stroncato da Kraus e da Croce, è oggi considerato il maggior poeta tedesco nel periodo di transizione fra romanticismo e realismo, grazie anche ai giudizi favorevoli di Nietzsche, Mann e Brecht.
Le sue poesie hanno una straordinaria lievità e levigatezza formale e la loro originalità consiste nell’avere nel loro interno sia una tensione romantica che una lucida, realistica e quantomai contrapposta negazione di ogni sentimentalismo.
Pubblicato da: REA Multimedia
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