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Mussolini volle la campagna di Grecia (ottobre 1940-aprile 1941) per fare dispetto a Hitler e ottenere una vittoria tutta italiana. Incappò invece in umilianti insuccessi ai quali pose tardivamente riparo proprio l'intervento dei tedeschi nei Balcani, che ritardò l'attacco alla Russia. Mario Cervi, ufficiale di fanteria nella Grecia occupata, dedica a questa pagina dolorosa e controversa della nostra storia militare un saggio scrupoloso, appassionato e appassionante. Il sogno di gloria del Duce, che voleva "spezzare le reni alla Grecia", si infranse dopo pochi giorni di combattimenti mettendo a nudo la debolezza dell'esercito fascista e la velleità delle strategie mussoliniane. Concepita come un blitz, la campagna fu una catastrofe che spezzò le reni al fascismo. Churchill commentò sarcasticamente:" L'ultimo esercito del mondo ha sconfi tto il penultimo". La lucida analisi di queste pagine è un j'accuse contro la tronfia sicumera di Mussolini, ma anche contro le alte gerarchie ? militari e del partito fascista ? pronte a sacrificare i soldati per soddisfare le loro mire carrieristiche. In questo quadro desolante il soldato italiano, protagonista e vittima, vede riconosciuto tutto il suo eroismo.
Pubblicato da: RIZZOLI LIBRI
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