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L’amore per la letteratura, l’affermazione della propria femminilità, l’ansia di indipendenza: un mondo alle soglie della modernità rivive nel racconto della formazione di tre grandi autrici italiane.
Nell’Italia di fine Ottocento che scopre il fascino e i rischi della modernità e muove i primi passi della propria storia unitaria, alcune giovani donne vanno alla ricerca di se stesse percorrendo spericolatamente strade mai battute prima. I loro nomi sono Grazia Deledda, Ada Negri e Matilde Serao, scrittrici che affermano la propria libertà attraverso l’arte, incarnando le trasformazioni che scuotono il mondo intorno a loro.
In questi delicati e tempestosi ritratti dell’artista da giovane, Elisabetta Rasy delinea un inedito percorso di emancipazione femminile, entra nel privato delle autrici, cattura lo sconforto dei loro amori sbagliati e la vitalissima violenza del loro scontrarsi con una società ancora intrisa di cultura patriarcale.
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